Il miglioramento continuo nei processi produttivi e transazionali
Il programma di implementazione della Lean Six Sigma
Abbiamo realizzato questo intervento nel corso del 2017, in un Gruppo italiano che produce componenti per il settore Automotive e che ha stabilimenti produttivi in diversi Paesi; si è trattato di un importante programma di implementazione della metodologia Lean Six Sigma, con l’obiettivo di rivedere i propri modelli organizzativi e gestionali e rendere operativo il processo di miglioramento continuo.
Il programma è stato dapprima avviato nelle sedi italiane del gruppo, con la realizzazione di percorsi formativi per i ruoli di Sponsor, Black Belt, Green Belt e Yellow Belt, poi è stato esteso agli altri siti industriali europei ed extraeuropei.
I primi progetti realizzati dai Green Belt hanno riguardato l’applicazione del modello Lean Manufacturing alla costruzione di un nuovo stabilimento: grazie a questi contributi,
lo stabilimento è stato realizzato con un risparmio del 50% degli spazi rispetto al progetto originale
e corrispondenti riduzioni del tempo di attraversamento e di materiale in corso di lavorazione.
Questo metodo di progettazione è stato replicato con analogo successo in un secondo stabilimento, ed oggi è diventato lo standard di riferimento per tutto il gruppo.
Attualmente il processo di miglioramento continuo prevede un approccio di tipo kaizen per il miglioramento dei flussi produttivi negli stabilimenti e di tipo DMAIC per il miglioramento della qualità del prodotto. A livello di Sede centrale, la Lean Six Sigma è applicata per lo snellimento delle attività burocratiche e amministrative e per innovare il modello organizzativo e gestionale del processo di sviluppo dei nuovi prodotti.
Il reengineering del processo di sviluppo nuovi prodotti
Quest’ultima applicazione è, a tutt'oggi, una delle più interessanti all'interno del Gruppo. Per affrontare la complessità di un processo che vede coinvolte centinaia di persone, è stato realizzato un primo progetto, di tipo enabling, condotto da un Black Belt, che ha prodotto una Value stream map dettagliata dell’intero processo e raccolto tutti i dati necessari all'individuazione delle principali opportunità di miglioramento.
Successivamente ogni opportunità di miglioramento ha dato origine a uno o più progetti, ognuno dei quali è stato assegnato a un diverso Green Belt: questi hanno potuto realizzare il proprio intervento in modo autonomo e indipendente, mantenendo tuttavia la coerenza con il disegno complessivo indicato dal progetto enabling e alla supervisione del Black Belt che lo ha realizzato.